Lucio Viola nel vasto panorama della pittura contemporanea si conferma quale cultore di una tradizione che, pur mostrando il vigore dell'autenticità e della personalità, non dimentica l'antico retaggio dei “sistemi” e di una cultura visiva capaci di superare i limiti temporali. Una pittura comprensibile ad ogni generazione con invariata efficacia comunicativa, certa del presente e del futuro. (Alberto Chiappani)

Recensione critica del pittore Lucio Viola a cura del professor Alberto Chiappani.

L'espressione artistica è per antonomasia un «linguaggio universale», racchiude quindi in sé la capacità di farsi comprendere ad ogni latitudine e in qualsiasi parallelo culturale. Tale affermazione appare più autentica quando la figurazione si allinea naturalmente a riferimenti di realtà, radicandosi nel fertile terreno della buona tradizione pittorica nutrita da accademismo e storia. In tale contesto è possibile collocare la poetica di Lucio Viola che, rispettoso dei maestri del passato e dei loro togati esempi, aleggia nella dimensione personale di un pacato decorativismo e d'una sensibilità che si distingue nel gran marasma delle pretese affermazioni stilistiche. Il pittore ha saputo comprendere la lezione classica elaborando su questa matrice un suo ideale universo onirico calibrato fra verità e idealità. Un insieme narrativo dove il “riferimento” ritrova una collocazione autografa rivissuta e rielaborata nell' interiorità, nell' esigenza di raccontare, raccontandosi. Lucio Viola è insomma presente nei suoi dipinti attraverso le sue passioni e sopratutto con il piacere di scrutare il mondo della realtà che tanto sembra affascinarlo e assorbirlo fino a mostrarlo lirico cantore delle cose, del mito, così come del paesaggio e della cronaca. Una poliedricità pittorico-narrativa che aiuta a percepire una versatilità complessiva sorretta da buona base disegnativa, da un predisposto senso cromatico e dalla volontà testimoniata di farsi raggiungere da una vasta e poliedrica fruizione. Anche l'aspetto contenutistico che, pur talvolta potrebbe generare ambiguità percettiva, si chiarisce nel rigore della ricerca formale e nei simbolismi necessari ad offrire univocità lessicale a questo linguaggio figurale dove il fiabesco convoglia con il vissuto compenetrandosi ad arte. Il tema del cavallo, tanto caro a Viola, è svolto con disinvoltura creativa in osservante rigore anatomico unitamente ad un fantasioso e dinamico risolversi compositivo che invita a partecipare alle scene proposte diventandone protagonisti. Osservazione capillare e attrazione naturalistica assurgono a perno delle rappresentazioni mai disgiunte da una minuziosa caparbietà tecnica sempre inseguita quale strutturale base espressiva. Per Lucio Viola la grammatica segnica e coloristica costituisce il sostegno di ogni episodio del racconto immaginifico. Sono presenti in questa pittura valide qualità che stabiliscono un prioritario motivo per dare continuità ad un percorso iconografico intrapreso con giusta dose di creatività e attrazione del “vero” che già da sole bastano ad incidere positivamente una traiettoria creativa. Ma Lucio Viola è custode anche di un retaggio culturale e di un supporto tecnico utili a materializzare l'emozione con un senso comunicativo completo e complessivo. Bastano a verificare quest'aspetto le articolazioni scenografiche delle sue composizioni, il metodo di dimensionamento dei piani percettivi e le strutturazioni dei corpi e delle fisiognomiche. Tutto si basa su un accorto rapporto fra segno e colore, talvolta su espressionistico uso della materia cromatica - «Cavallo scosso» fig. 1, «Quelli che sanno far andar cavalli» fig. 2, «Il grande vecchio» fig. 3 - elementi estetici e di metodo nei quali è racchiusa una forza attrattiva assai efficace sotto il profilo della trasmissione poetica e del coinvolgimento fruitivo. Lucio Viola nel vasto panorama della pittura contemporanea si conferma quale cultore di una tradizione che, pur mostrando il vigore dell'autenticità e della personalità, non dimentica l'antico retaggio dei «sistemi» e di una cultura visiva capaci di superare i limiti temporali. Una pittura comprensibile ad ogni generazione con invariata efficacia comunicativa, certa del presente e del futuro.