Lucio Viola nel vasto panorama della pittura contemporanea si conferma quale cultore di una tradizione che, pur mostrando il vigore dell'autenticità e della personalità, non dimentica l'antico retaggio dei “sistemi” e di una cultura visiva capaci di superare i limiti temporali. Una pittura comprensibile ad ogni generazione con invariata efficacia comunicativa, certa del presente e del futuro. (Alberto Chiappani)

Romana Zmitkova, in arte Romana Romeo, è una pittrice che si addentra nella realtà con un'affabulazione lirico-fantastica. Tra paesaggi sospesi in atmosfere sognanti sembra ricondurre con un sorriso ai remoti ricordi dell'infanzia. Alla porta del suo cuore bussa la nostalgia nella dolcezza di una soavità che si trasforma in cromie delicate. Ed ecco aquiloni, mongolfiere, vastità marine, alberi e cieli e fanciulli nella malinconia che chiama all'abbraccio d'amore. In un tempo senza tempo la sua poesia sussurra orizzonti d'emozioni in un candore d'interiore appagamento. (Giovanni Quaresmini)

Mario Rivetta "attratto dall'habitat in cui vive, dal vagabondare gioioso per le nostre campagne, dai vecchi muri come dal monumento antico, da ciò che resta di brescianità e di quanto sta scomparendo, mescola affetti, vocazioni, necessità di fissare emozioni, verità fuggevoli e sentimenti dalla durata più consistente." (L. Spiazzi)

Tiziana Feoli è un'artista della contemporaneità, la cui arte, strutturata sull'estetica del sublime, assume fin dall'inizio caratteristiche di interattività con il mondo interiore dell'umano. Un viaggio suggerito dalla creazione di tinte astratte e inaspettate miscele cromatiche che bussano alla porta dei sogni, dei ricordi, delle emozioni recondite che multiformi si stagliano all'orizzonte del subconscio. Sfumature che sgorgano dalla cera come rivoli che provengono dal cuore e conducono ad uno stato idilliaco e sublime dell'essere. (Mirko Polato)

Girolamo Tallone nel panorama della scultura contemporanea si colloca quale fermo cultore del tema religioso. Una scultura che predilige il legno quale materia da togliere per creare un'arte incline all'elaborazione di una spiegazione del destino umano. Un'arte che diventa un'esperienza del sacro laddove cela il suo significato nelle fessure nascoste dell'anima, profondi pertugi in cui si intravede la netta contrapposizione tra il bene e il male. (Mirko Polato)